Federalberghi e la legge di bilancio: "Si doveva fare di più"

“Sicuramente si sono fatti dei passi avanti. Sicuramente, si poteva e si doveva fare di più”. Così Bernabò Bocca (nella foto), presidente di Federalberghi, commenta le novità che la legge di bilancio appena approvata introduce per turismo e alberghi.  

“Positiva la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, che ha scongiurato un aumento di tre punti dell’aliquota Iva sulle prestazioni alberghiere. Apprezziamo anche la norma sulla prevenzione incendi, con una soluzione che pone al centro la tutela della sicurezza degli ospiti, realizzando un giusto equilibrio tra le esigenze delle imprese che hanno già completato il percorso e quelle delle strutture che stanno terminando i lavori” dice il presidente.

Minore soddisfazione, invece, sul versante fiscale, dove a fronte della deducibilità dalla base imponibile Irap del costo del lavoro relativo si dipendenti stagionali, “dobbiamo purtroppo registrare uno stop in materia di deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali. Assenti all’appello anche le misure di contrasto agli abusivi ed agli evasori”.

Per quanto riguarda l’ampliamento del tax credit anche alle strutture termali, Bocca parla di un’azione in chiaroscuro: “Va nella direzione giusta la norma che esclude gli stabilimenti termali dal campo di applicazione della direttiva Bolkestein – dice -. Suscita invece perplessità la copertura che è stata individuata per la norma sul credito di imposta. Le terme sono una componente importante del sistema turistico, che merita attenzione. Ma non ci si può illudere di risolverne i problemi spartendo le briciole destinate alla riqualificazione delle strutture ricettive. Per sostenere il rilancio del sistema termale, abbiamo bisogno di un vero programma di sviluppo e di risorse aggiuntive”.

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