Affitti brevi, rendimenti a rischio: il mercato verso la retromarcia

La rendita è ancora di tutto rispetto e sicuramente, per il mercato degli affitti brevi, non si può certo parlare di recessione. Ma, dopo anni di crescita dovuti anche all’esplosione del fenomeno Airbnb, arrivano i primi segnali in una inversione di tendenza. Per scoprirli bisogna addentrarsi tra le pieghe dei numeri, ma potrebbero indicare l’inizio di un trend.

I tassi di occupazione
Come riporta ilsole24ore.com in numeri complessivi parlano chiaro: il mercato ora funziona bene, con prezzi e tassi di occupazione in crescita. Tuttavia bisogna fare dei distinguo: analizzando le cifre diffuse da Halldis, emerge come Roma registri un tasso di occupazione annuale del 69%, in crescita di 4 punti percentuali; ma per una zona di lusso come Piazza di Spagna la percentuale scende al 60% a causa dell’altra offerta.

Inoltre, sia Milano che Roma segnano un calo in alcune zone periferiche. E Bologna e Firenze iniziano a mostrare un lieve calo.

Non solo: a farne le spese sono anche i prodotti di minore qualità, precisa il portale del quotidiano, magari riconducibili a investitori improvvisati attirati dai guadagni degli affitti brevi. Una categoria, questa, che sta invece vedendo un calo.

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