Airbnb licenzia 1.900 dipendenti

Airbnb taglierà il 25% della sua forza lavoro. L’emergenza coronavirus si è abbattuta come un uragano sul colosso dell’home sharing, che ora si trova costretto a licenziare circa 1.900 dipendenti, a bloccare le nuove assunzioni e a congelare i piani di sviluppo focalizzati su nuovi segmenti di mercato.

Ad annunciarlo, ieri, è stato il ceo Brian Chesky. “Il nostro business è stato duramente colpito”, ha spiegato il manager, anticipando che per il 2020 la società stima ricavi “più che dimezzati rispetto al 2019”.

Oltre a ridurre la forza lavoro, si legge su Travel Mole, la piattaforma basata a San Francisco interromperà i piani di sviluppo negli ambiti del trasporto aereo, il progetto Airbnb Studios e ridurrà gli investimenti nell’hotellerie e nel lusso.

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