Il coraggio di Venezia: "La città deve rimanere aperta"

Venezia deve rimanere aperta, non può sparire dalla lista delle destinazioni turistiche in Europa”.

A spronare i player del settore è Claudio Scarpa, direttore generale dell’Associazione albergatori veneziani il quale, in un’intervista a it.euronews.com, esorta gli imprenditori alberghieri a non scoraggiarsi scegliendo di tenere chiuse le loro strutture.

In effetti qualche segnale di ripartenza per la città sembra palesarsi, anche se le camere sono occupate solo per il 30%. Risulta aperto il 70% degli alberghi e alcuni, compresi quelli di lusso, hanno deciso di non riaprire. Proprio a loro è indirizzato l’appello di Scarpa: “Dobbiamo fare come in Spagna - aggiunge -, dove gli hotel sono aperti nonostante il basso livello di occupazione. Dobbiamo dimostrare che le cose si stanno ancora muovendo, aspettiamo che il Governo ci aiuti, ma siamo certi che lo farà”.

La lenta ripartenza dei musei
Intanto riaprono i siti culturali, anche se con lentezza come sottolinea la consigliera regionale Erika Baldin: “I proprietari di hotel – dice – sono più preoccupati del profitto e decidono di aprire la loro attività se ce n’è richiesta. In altre parole, se ci sono meno turisti possono decidere di lavorare di meno e ridurre la forza lavoro, ma non può essere lo stesso per i musei: forniscono un servizio essenziale, che è a disposizione del pubblico”.

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