Partita Iva per chi affitta oltre 4 case: la proposta allo studio

Una misura volta a regolamentare il fenomeno degli affitti brevi, soprattutto dal punto di vista fiscale. È questo l’obiettivo dell’emendamento presentato al decreto agosto: nel caso in cui dovesse passare, i proprietari di 4 o più case dovranno dotarsi di partita Iva.

Secondo l’emendamento, dunque, chi destina più di 3 appartamenti ad affitti brevi (dunque con durata inferiore ai 30 giorni) non potrà più usufruire della cedolare secca. Dunque la tassazione sarà quella regolare, anziché l’aliquota agevolata al 21%.

Ma le conseguenze, come riporta laleggepertutti.it sarebbe anche più complesse, dal momento che i proprietari si dovrebbero munire della contabilità prevista appunto per i titolari di partita Iva, oltre a dover effettuare tutti i pagamenti previsti in questo caso.

L’obiettivo sarebbe duplice: da un lato recuperare gettito fiscale, dall’altro agevolare gli alberghi.

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