Bongiovanni, Baja: “Niente ribassi per non banalizzare il nostro prodotto”

"Siamo ancora lontani dalla normalità, ma questa estate si prospetta comunque migliore di quella 2020. L’imperativo, ora, è uno solo: tenere sul fronte del pricing per non banalizzare il prodotto”.

Marco Bongiovanni, amministratore delegato di Baja Hotels Travel Management Srl - società che possiede il tour operator Sardinia360 e la catena alberghiera Baja Hotels - non nasconde le difficoltà della stagione, ma sottolinea che l’importante è non cedere alla tentazione del dumping tariffario né tantomeno - soprattutto in un periodo come questo - far impennare i prezzi per cercare di salvare la marginalità compromessa dalla stagione corta.

La stagione inizia solo ora
E sì, perché se normalmente le strutture sarde del gruppo aprivano a inizio aprile, quest’anno hanno dovuto rinunciare a oltre tre mesi di stagione: “Solo il Club Hotel a Baia Sardinia è operativo dal 29 maggio - specifica Bongiovanni -. La Bisaccia, invece, apre oggi e il nostro cinque stelle, il Grand Relais dei Nuraghi, il 24 giugno”.

Stagione corta, dunque, ma anche tanta incertezza da parte dei mercati internazionali: “L’altro giorno abbiamo ricevuto una pioggia di cancellazioni dalla Russia perché, a causa delle varianti del virus che continuano a circolare soprattutto a Mosca, il sindaco Sergei Sobyanin ha deciso di rafforzare le restrizioni. Il problema, adesso, non è tanto la situazione in Italia, quanto quella dei nostri principali mercati emissori, tra cui ci sono appunto la Gran Bretagna e la Russia”.

In attesa degli stranieri
Di fronte a una situazione del genere la componente italiana diventa fondamentale, anche se non basta a normalizzare la stagione, dal momento che si concentra nei mesi di luglio e agosto: “Le prenotazioni sono partite solo a fine maggio, ma si sono rapidamente impennate - spiega Bongiovanni -. Per luglio e agosto, dunque, non possiamo lamentarci, ma manca quasi totalmente la componente estera. Basti pensare che per la Germania siamo al 20% di prenotazioni rispetto al 2019, per la Svizzera al 32% e per l’Olanda al 18%”.

La speranza, dunque, è che anche all’estero si riesca a contenere al più presto l’avanzata del virus, “in modo che gli ospiti internazionali possano tornare a scegliere la Sardegna nei mesi di settembre e ottobre”.

Intanto, però, per le strutture di Baja Sardinia, il cui pricing è impegnativo, è fondamentale resistere sul fronte dei prezzi: “Siamo 4 stelle ma con location e servizi da cinque stelle – rimarca Bongiovanni -; i nostri ospiti si aspettano prezzi all’altezza dei servizi forniti, e noi non abbiamo intenzione di deluderli. Le oscillazioni saranno, dunque, minime e legate ai vari momenti della stagione”.

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