L’inflazione caratterizzerà ancora una volta la stagione estiva, facendo sì che i prezzi degli alberghi continuino a salire. L’ultimo rapporto ‘The Hotel Pricing Outlook’ stilato da Simon-Kucher, rivela un aumento costante durante il primo semestre.
Come riporta Preferente, in Spagna la tariffa media nelle principali destinazioni turistiche nazionali sarà di 195 euro a notte, il che rappresenta una crescita del 9,1% rispetto allo scorso anno. Le zone costiere del Mediterraneo continuano ad essere le preferite dai turisti nazionali e internazionali, mentre le città dell’entroterra come Madrid e Siviglia presentano opzioni di alloggio fino al 90% più convenienti.
Entrando nel dettaglio dei dati, le Baleari guidano ancora una volta la classifica con un prezzo medio di 276 euro a notte, risultando le più care rispetto alla scorsa estate (+19%). Tuttavia, la popolarità dell’arcipelago non sembra essere intaccata, rimanendo una delle destinazioni preferite.
Barcellona occupa il secondo posto, con una media che supera i 200 euro a notte (+6%), seguita da Malaga (190 euro) e Alicante (185 euro). Da parte loro, le Canarie hanno risalito la classifica, raggiungendo una tariffa di 136 euro a notte (+10% rispetto al 2023). Chiudono la top otto Madrid (120 euro) e Siviglia (99 euro). L’analisi per tipologia di hotel mostra un aumento generale dei prezzi in tutte le categorie, con il segmento lusso che registra incrementi intorno al 15% nelle Baleari, Canarie e Madrid. Questi aumenti superano quelli osservati nel periodo 2022-2023, quando i prezzi degli hotel di lusso sono diminuiti in alcune destinazioni.
Con questi dati, la direttrice senior dell’Hospitality di Simon-Kucher, Ana Morillo, sottolinea che, sebbene la domanda rimanga solida, è essenziale gestire gli aumenti delle tariffe per evitare di compromettere la competitività del settore alberghiero spagnolo rispetto ad altri mercati. Esorta quindi le catene ad “adattare le strategie per conquistare altri mercati con maggiore disponibilità di spesa” di fronte alla prevedibile riduzione di budget in Francia e Germania.