Prosegue tra tradizione e innovazione la crescita di Zacchera Hotels. Il Gruppo - che nel 2024 ha raggiunto un fatturato di 59 milioni di euro - punta su politiche anti-spreco e sostenibilità, continuando a mantenere saldo il legame con il territorio e il Lago Maggiore.
Diversi i progetti sulla tabella di marcia. Il piano di investimenti 2025-2027 prevede l’impiego di 25 milioni di euro nella trasformazione del Grand Hotel Bristol in un family hotel, nella costruzione della spiaggia e nel restyling delle camere del Grand Hotel Dino, nonché nella realizzazione di un centro di preparazione unico per la produzione dei pasti.
Nei piani anche l’impegno a mantenere le strutture operative anche nei mesi ‘off’ per favorire la destagionalizzazione. “In questa ottica - racconta a Il Sole 24 Ore il ceo Antonio Zacchera - riteniamo il mercato Mice una leva strategica. Rappresenta un opportunità concreta per allungare la stagione e attrarre un target internazionale di turisti anche nei mesi ‘esterni’ rispetto alla stagione”.
Parallelamente, parte degli sforzi del Gruppo sono concentrati nel ridurre l’impatto ambientale delle strutture. “Usiamo energia green proveniente dalle nostre centrali idroelettriche e da impianti fotovoltaici, climatizziamo senza l’uso di chiller, sfruttando lo scambio termico con l acqua del Lago Maggiore”, spiega Zacchera, precisando che attraverso l’AI il Gruppo è in grado anche di prevedere il fabbisogno alimentare degli ospiti, pratica che ha permesso di ridurre “del 30% gli acquisti di food&beverage”.
Quanto ai numeri, la stagione sembra essere partita con il piede giusto. Il Gruppo, rivela al quotidiano il ceo, registra “un trend positivo del +6,5% rispetto al pari periodo dello scorso anno, con oltre l’85% che proviene dall’estero: 20% di statunitensi, 19% di tedeschi, 12% francesi, 11% di svizzeri, 9% Paesi Bassi,7% Belgio, 6% Regno Unito, 13% italiani”.