La Sardegna riparte: aperte tutte le attività turistiche

La Sardegna riparte, seppur con tutte le cautele necessarie in un periodo così delicato come questo, in cui ogni mossa azzardata potrebbe far risalire la curva dei contagi.
Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha firmato l’ordinanza che riapre gli stabilimenti balneari e le spiagge a patto che predispongano un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche ai clienti di altre nazionalità.

Gli steward di spiaggia
Dopo aver ricevuto una formazione sulle misure di sicurezza saranno i cosiddetti steward di spiaggia ad accompagnare i turisti all’ombrellone. È inoltre necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e l’accesso agli stabilimenti potrà essere tramite prenotazione. A ogni ombrellone dovrà essere garantito uno spazio di 10 mq, regola che varrà anche per le spiagge libere; per quest’ultimo caso l’ordinanza suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza che verifichi il distanziamento sociale. Rigide le norme anche per quanto riguarda le strutture alberghiere, i cui ospiti dovranno indossare sempre la mascherina.

È invece valido solo fino al 2 giugno l’obbligo, da parte di tutti i soggetti in arrivo in Sardegna - a prescindere dai luoghi di provenienza - di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con contestuale divieto di circolazione sull’intero territorio regionale.

Riaprono gli aeroporti
Negli aeroporti dell’intero territorio regionale sono consentite le attività di aviazione generale, previa sottoscrizione tra Regione e Società di gestione aeroportuali di apposite linee guida sui controlli da effettuare sui passeggeri in ingresso. Diversa la situazione di Olbia: in questo caso la ripresa del traffico passeggeri di linea dell’aviazione commerciale conseguente alla riapertura dello scalo è subordinata alla sottoscrizione di uno Protocollo tra l’Autorità Sanitaria Regionale e la Società di Gestione Aeroportuale Geasar per la disciplina dei controlli sanitari connessi sui passeggeri in ingresso, anche  in considerazione della più alta incidenza del numero di casi positivi nella Provincia di Sassari rispetto al resto del territorio regionale.

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