Termalismo in recupero, le prospettive a lungo termine

Un settore che ha pagato sulla sua pelle le conseguenze della pandemia, ma che ha ottime prospettive di ripresa per la sempre maggiore richiesta di viaggi motivati dal desiderio di benessere psicofisico.


Il comparto termale, una volta superata l’emergenza sanitaria, riprenderà la sua corsa interrotta nel 2020, anno in cui i ricavi totali del settore termale si sono assottigliati del 63%, avendo segnato un -60% i ricavi delle cure termali convenzionate e un -64% i ricavi degli altri servizi erogati dagli stabilimenti (alloggio, ristorazione, medicina estetica, ecc.).

Le aspettative per il futuro
A segnalarlo Ebiterme, che ha presentato il terzo progetto integrato di ricerca sul settore termale. Secondo il gruppo di esperti di Vision Research Reports, il fatturato globale del settore in esame dovrebbe lievitare, da qui al 2028, di oltre il 60%, passando dai 684 miliardi di dollari del 2020 ai 1.100 miliardi di dollari del 2028 e si prospettano anche per il mercato europeo - e di conseguenza per l’Italia - opportunità interessanti di guadagno.

Il progetto presentato da Ebiterme vuole perciò contribuire al dibattito sul termalismo e su alcuni aspetti peculiari del settore che, soprattutto in questo momento storico, hanno bisogno di una migliore regolamentazione, a tutela e sviluppo del settore e dell’occupazione.

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