Gnudi: "Rottamare gli alberghi: troppi, vecchi e piccoli"

Cominciano ad emergere i primi dettagli del Piano strategico del turismo.

Il ministro Piero Gnudi (nella foto), che oggi incontrerà le Regioni nel corso della conferenza Stato-Regioni, ha presentato ieri alla commissione Attività produttive della Camera le linee guida del Piano che dovrà traghettare il turismo italiano verso il 2020.

Fra i punti principali la riforma dell'Enit, che, oltre a divenire una Spa dovrà puntare sulla commercializzazione, più che sulla promozione; rottamazione degli alberghi ''perché 34mila sono troppi, troppo vecchi e troppo piccoli'', ha detto il ministro; armonizzazione della tassa di soggiorno che diventerà una tassa di scopo da applicare in tutta Italia.

Il Piano, in 7 linee di intervento e 50 azioni, indica la strada per fare sì che il turismo nel 2020 arrivi a creare 500mila posti di lavoro, il che significa 30 miliardi di euro di contributo al Pil nazionale.

Il Piano entro metà novembre passerà all'esame del Consiglio dei Ministri. Per quanto riguarda l'Enit il ministro ha usato parole morbide: "Un Enit riformato e potenziato è uno degli architravi del Piano strategico".

Secondo quanto riportato da fonti di stampa, gli esperti di Boston Consulting hanno evidenziato come nel bacino del Mediterraneo la crescita del turismo è stata pari a +7,7 per cento tra 2000 a 2010, e le previsioni dicono che crescerà nei prossimi anni del + 4,8 per cento. L'Italia invece è cresciuta solo del 2 per cento fra il 2000 e il 2010.

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