Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato il nuovo regolamento per gli affitti brevi, introducendo alcune novità frutto di emendamenti della Giunta. L’atto, dopo la pubblicazione sull’albo comunale, entrerà in vigore dal 21 maggio.
Le due principali novità riguardano, come si legge sul Corriere della Sera, la moratoria di tre anni sulle superficie minime delle stanze degli immobili destinati agli affitti turistici brevi per i proprietari già operativi alla fine del 2024 e un incentivo alle locazioni di medio e lungo periodo. “Non vogliamo demonizzare il settore ma dare una cornice chiara con regole e limiti dentro cui stare. Con la delibera rinnoviamo lo stop nel centro storico Unesco: c’è la necessità di dare un segnale per farlo tornare attrattivo e abbiamo già avviato uno studio per l’applicazione anche in altre aree della città” conferma il sindaco di Firenze, Sara Funaro.
“Siamo convinti sia un primo passo fondamentale per la gestione di un fenomeno che ha dimensioni importanti, i numeri sono sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico, Jacopo Vicini -. Il numero degli affitti brevi in città ormai è il doppio degli alloggi popolari presenti”.
Gli auto-emendamenti approvati dalla maggioranza sono cinque. Il principale riguarda l’articolo 12: fatto salvo il requisito della dimensione minima di 28 mq dell’appartamento la Giunta prevede una moratoria fino al 2028 per le altre prescrizioni (camere singole 9 metri quadrati, doppie 14 metri quadrati, cucina abitabile 9 metri quadrati e bagni 2,5 metri quadrati) nelle strutture con già regolare agibilità. Una correzione di rotta necessaria per non entrare in contraddizione con il testo unico del turismo, evitando ricorsi in tribunale per l’impatto retroattivo della norma.
L’altra novità , addolcisce uno dei casi che fanno scattare la decadenza dell’autorizzazione, l’inattività superiore ai 12 mesi: basterà affittare l’appartamento per almeno 30 giorni con regolare contratto.
Resta inalterato invece lo schema del regolamento comunale che introduce l’obbligo di richiedere un’autorizzazione quinquennale per ogni unità immobiliare destinata agli affitti brevi, la cui validità verrà meno in caso di compravendita.
La decadenza scatterà alla terza violazione riscontrata: le principali sono, l’evasione della tassa di soggiorno, la presenza di lavoro irregolare e il mancato ripristino entro il termine assegnato.
Oltre all’obbligo di possesso ed esposizione del Cin le unità immobiliari dovranno avere conformità edilizia, igienico-sanitaria, impiantistica, antincendio e acustica. A cui si aggiunge l’obbligo di rendere disponibili in ogni alloggio istruzioni e sacchetti per la raccolta differenziata e un vademecum sul turismo sostenibile.