Balneari, il Consiglio di Stato: “Le concessioni rilasciate prima della Bolkestein non sono illimitate”

Una saga senza fine quella delle concessioni balneari. Una sentenza del Consiglio di Stato apre infatti un nuovo capitolo. Secondo i giudici di Palazzo Spada sarebbe “infondata” la tesi secondo cui le concessioni rilasciate prima della direttiva Bolkestein avrebbero durata illimitata.

Il pronunciamento del Consiglio di Stato è arrivato in risposta a un ricorso presentato da un imprenditore ligure contro il Comune di Sanremo, dopo che quest’ultimo ha limitato la durata delle concessioni al 31 dicembre 2023.

Nel suo ricorso, già rigettato dal Tar della Liguria, l’imprenditore sosteneva che, essendo stata rilasciata il 7 dicembre del 2000, quindi prima dell’approvazione della direttiva Ue, la licenza fosse “qualificabile come rapporto pluriennale di durata indefinita”. Una tesi prontamente smontata dal Consiglio di Stato.

“Nel caso di specie - hanno scritto i giudici nella sentenza riportata da Mondo Balneare - risulta manifestamente infondato il presupposto assunto dalla società a fondamento di tutte le sue doglianze, e cioè che essa sarebbe titolare di un rapporto concessorio che, in quanto venuto in essere prima dell’entrata in vigore della direttiva n. 2006/123/CE e prima anche della sentenza della Corte di giustizia Ue del 7 dicembre 2000 “Telaustria Verlags”, sarebbe sottratto alla disciplina posta da tale direttiva e ai principi dettati dalla sentenza ora vista e si caratterizzerebbe come rapporto senza limiti temporali”.

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