Demoskopika:
exploit di italiani,
ma stranieri stabili

Un’altra estate all’insegna della crescita per il turismo italiano. I dati sono quelli di Demoskopika, che stima un totale di 65,8 milioni di arrivi e 267,4 milioni di presenze, con una spesa turistica di 39 miliardi, lo 0,9% in più rispetto alla scorsa stagione estiva. Gli arrivi totali, invece, dovrebbero aumentare del 3,4% e del 2,1%, invece, le presenze.

“La nostra nazione - commenta con soddisfazione il ministro del turismo Daniela Santanchè - continua a dimostrarsi una meta ambita per i viaggiatori di tutto il mondo. L’aumento del mercato domestico è particolarmente incoraggiante, segno che gli italiani stanno riscoprendo le bellezze del proprio territorio e che le politiche interne di promozione delle destinazioni producono risultati”.

Mercato domestico al rialzo

Convertendo le percentuali in cifre assolute, infatti, Demoskopika prevede che, a optare per una vacanza sul nostro territorio tra giugno e settembre, ci saranno circa 2,2 milioni di turisti in più, generando un incremento di 5,4 milioni di notti nel comparto alberghiero ed extralberghiero.

Se il mercato domestico potrebbe raggiungere i 30,1 milioni di arrivi e 129,5 milioni di presenze, con una tendenza al rialzo rispettivamente del 5,5% e del 4,9%, più stabile il trend della domanda internazionale, che in estate dovrebbe far registrare l’arrivo di 35,7 milioni di stranieri, con un incremento di soli 1,7 punti percentuali del dato complessivo degli arrivi previsti, generando poco meno di 138 milioni di pernottamenti (-0,4%).

Il nodo dei costi

“Il dato - commentano gli autori dello studio - suggerisce che i viaggiatori internazionali, pur restando affezionati alla destinazione Italia, tendono a ridurre la durata del soggiorno, forse per l’effetto combinato dei costi e della competizione crescente di altri Paesi. E proprio la spesa turistica - aggiungono - rappresenta un punto chiave, registrando un incremento rispetto al 2024. Ma i segnali sono chiari: servono strategie più lungimiranti per evitare che l’aumento dei costi, a partire da quelli legati al trasporto, vanifichi il potenziale economico della stagione”.

Fondamentale, secondo Santanchè, cambiare paradigma: “Sebbene il numero dei turisti sia importante - sostiene - è ancora più cruciale aumentare la qualità dell’offerta e lavorare sulla permanenza media. Dobbiamo concentrarci sulle risorse che vengono lasciate nei nostri territori, affinché il turismo possa diventare sempre più una reale ricchezza per tutti, assumendo un ruolo strategico per lo sviluppo economico della nazione”.

Ci impegneremo - conclude il ministro - a garantire un’accoglienza di qualità, affinché ogni turista possa vivere un’esperienza indimenticabile nel nostro Belpaese. Fondamentale la sinergia con gli operatori del settore per rendere l’estate 2025 un successo straordinario e per costruire un futuro turistico sostenibile e prospero”.

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