Quest’anno una settimana di vacanza in Italia costerà il 2,3% in più rispetto al 2024, un rincaro che si somma al più 9% fra 2024 e 2023. Lo rileva Altroconsumo, che per Il Sole 24 Ore ha realizzato una stima dei costi di viaggio e alloggio in 12 località di vacanza fra mare, montagna e città d’arte. Considerando solo il prezzo medio degli alloggi - alberghi e b&b - l’aumento quest’anno è del 4%, ma del 34% rispetto al 2020 (in particolare +12% al mare, più 34% in montagna e +80% nelle città d’arte).
Firenze meno cara del 2024
A sorpresa tra le località che hanno registrato un ribasso rispetto allo scorso anno c’è Firenze, dove sette giorni costano il 15,3% in meno rispetto allo scorso anno. In forte rialzo, invece, la montagna, che registra un rincaro del 16%, con punte del 25,1% per Valdisotto, in Valtellina. La meta più cara risulta essere Ortisei, dove in media per sette notti si spendono 1431 euro, a più 3,8% sul 2024.
La voce alloggio rimane quella più onerosa per le tasche dei vacanzieri, tanto che i dati Istat ad aprile indicano un rincaro dei prezzi del 5,6% per gli alberghi. Negli ultimi cinque anni le città d’arte risultano le più convenienti, anche se i prezzi sono aumentati, rispetto al 2020, del 70% per gli hotel e del 90% per i b&b.
Dove vanno gli italiani, le stime Astoi
Per quanto riguarda, invece, la fotografia delle prenotazioni degli italiani, Astoi Confindustria Viaggi stima che siano in linea con il 2024, mentre il Mediterraneo cresce del 2% e il resto del mondo del 14%. “Torna con forza l’Egitto, sia il Mar Rosso sia la navigazione sul Nilo - spiega il presidente Pier Ezhaya -. Molto bene tutto l’East Africa, Kenya, Tanzania e Madagascar e l’Oriente, con il Giappone su tutti.”.
A contrarsi sono, invece, le prenotazioni per la Spagna, i cui prezzi secondo Astoi sono percepiti come troppo cari, e gli Stati Uniti. La spesa, dalle rilevazioni di Astoi, cresce tra il 5 e il 6%, per una media di 8,5 giorni di vacanze balneari e 10,5 giorni per quelle a lungo raggio.