Parchi italiani,
l’anno migliore
di sempre

Sono tutti in ascesa gli indicatori dei parchi di divertimento italiani, che registrano il 2023 come anno migliore di sempre. I dati sono quelli dell’ultimo rapporto Siae, che evidenzia il costante miglioramento del comparto, composto da circa 250 strutture tra parchi a tema, faunistici, acquatici e avventura, rappresentate dall’Associazione Parchi Permanenti Italiani, aderente a Federturismo Confindustria.

In base alle cifre fornite il 2023 si è chiuso con un incremento di fatturato dalla vendita di biglietti dell’11% sull’anno precedente, pari a circa 348 milioni di euro, mentre le presenze sono salite di 6,39 punti percentuali, con 19.644.126 ospiti.

Cresce la spesa media

Da segnalare, in particolare, la crescita della spesa media per ospite, che si attesta a +4,2%, pari a uno straordinario +30% sul 2019. Il dato, di gran lunga superiore rispetto ad altri settori dello spettacolo e dello sport, riflette in parte l’andamento dei prezzi, che sono cresciuti in media solo del 5%.

“Questi risultati - commenta Luciano Pareschi, presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani - non ci sorprendono e ci collocano a pieno titolo tra i settori trainanti del turismo e dello spettacolo, grazie all’impegno di grandi e piccole imprese che hanno sempre contato sulle proprie risorse, ricevendo pochi sussidi, anche durante il periodo della pandemia”.

Tra i driver fondamentali della crescita, l’aumento dell’offerta, calcolata in giorni di apertura, che nel 2023 sono aumentati del 14% rispetto al 2022, pari a +20% sul 2019. Emblematico a questo proposito è il caso dei parchi a tema, che da tempo hanno presidiato con successo periodi come l’autunno, le festività di Natale e, più di recente, Carnevale, moltiplicando le giornate di attività.

Anche i parchi acquatici, in alcuni casi, riescono a superare i canonici tre mesi estivi puntando su spettacoli, tematizzazione e aumento dei servizi a disposizione degli ospiti, con particolare riferimento al benessere.

Continuano, intanto, gli investimenti. Solo per quanto riguarda gli eventi dal vivo, dopo i 15 milioni investiti nel 2023 la stima dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani per il 2024 è di 16,5 milioni, destinati agli spettacoli autoprodotti dai parchi o affidati a società esterne, a cui si sommano i sempre più numerosi festival e concerti che si svolgono, ormai periodicamente, nelle arene e nei teatri dei parchi più importanti.

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