Il turismo è attualmente protagonista di un’evoluzione, dettata dalla tecnologia, da una crescente attenzione alla sostenibilità e dall’interesse sempre più forte per le esperienze. Inevitabilmente, gli effetti ricadono sulle skill di chi lavora nella travel industry, oggi fonte di impiego per 1,7 milioni di lavoratori.
“Il settore ha bisogno di competenze nuove che sono difficili da trovare”, commenta Emilio Colombo, coordinatore del comitato scientifico di Randstad Research, società autrice del nuovo rapporto ‘Viaggio nel turismo del prossimo decennio’. “Il turismo - precisa - non è attraente per molti giovani a causa degli orari irregolari, e l’offerta formativa è spesso insufficiente”.
Le professioni richieste
Guardando a questa summer, secondo l’Osservatorio professioni estive di InfoJobs, le professioni più richieste sono baristi, chef e camerieri. Non mancano poi cuochi, pizzaioli, receptionist e bagnini. Ma nel futuro i mestieri potrebbero essere altri. Come riporta La Repubblica, infatti, in un domani non troppo lontano il turismo avrà sempre più bisogno di destination manager, esperti di turismo sostenibile, gestori di centri per workation e gestori di glamping. Infine, spingendosi un po’ più in avanti, non mancheranno i consulenti di viaggi virtuali, che utilizzeranno la realtà virtuale e aumentata, gli agenti di turismo olfattivo e i gestori di viaggi spaziali.