Sharm, Thomas Cook prolunga la sospensione dei voli

Thomas Cook Airlines dice ancora no all’Egitto; ha infatti deciso di prolungare lo stop ai voli per Sharm el Sheikh fino al 23 marzo 2016, aggravando le difficoltà dell’inbound del Paese.

“Ora - commenta il responsabile della Federazione del Turismo Egiziano Elhamy El-Zayat - non si può più parlare di un problema turistico, ma di una decisione politica; siamo in attesa di scoprire le mosse di Russia e Gran Bretagna”. Il mercato britannico contribuisce all’11 per cento del totale degli arrivi in Egitto, mentre lo share di quello russo è del 35 per cento.

Nonostante le difficoltà della stagione peggiore degli ultimi cinque anni, però, il Paese non perde la fiducia nella ripresa. “I ricavi di quest’anno - spiega El-Zayat - non supereranno i 6 miliardi di dollari rispetto ai 7,3 dello scorso anno, ma speriamo che il comparto possa ripartire a pieno regime nei prossimi mesi”.

Il vicepresidente della Tourism Investors Association di Marsa Alam Tarek Shalaby ha aggiunto che, dopo la decisione del governo di stipulare un contratto con una società di revisione per la sicurezza degli aeroporti, gli investitori nutrono forti speranze di recupero per il prossimo anno. Preoccupa ancora, tuttavia, la situazione degli hotel del Sud Sinai con Sharm el Sheikh, il cui tasso di occupazione era al 70 per cento prima dell’incidente dell’aereo russo del 31 ottobre, mentre ora è sceso bruscamente. Il Sud Sinai, con un totale di 225mila camere alberghiere, rappresenta circa il 35 per cento di tutta la capacità alberghiera dell’Egitto.

Stefania Galvan

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