Potrebbe essere uno degli ultimi provvedimenti dell’amministrazione guidata da Barack Obama, grazie alla quale le startup di tutto il mondo potrebbero avere nuove occasioni di successo negli Stati Uniti.
Si chiama International Entrepreneur Rule la proposta di legge che rende più facile, per le giovani imprese, l’ingresso con l’attività negli States. Ma quali requisiti sono necessari perché il Paese apra le sue porte? In primo luogo dimostrare che l’attività è partita negli ultimi tre anni e che l’imprenditore intenzionato a ‘sfondare’ negli Usa detenga almeno il 15 per cento.
Inoltre il potenziale di crescita dovrà essere molto elevato e l’unità di misura per stabilire questo parametro saranno gli investimenti: almeno 100mila dollari da enti federali o locali oppure una base di 345mila euro da parte di un investitore privato qualificato. In pratica, il concetto è: io scommetto su di te e investo.
Superati questi step gli imprenditori avranno un visto di due anni, con proroga di ulteriori tre se i margini di crescita sono molto elevati.