Nuova Zelanda, dal 2019 via alla supertassa per i turisti

Un Paese a rapida crescita turistica, ma con carenze gravi sul fronte delle infrastrutture. Ed è proprio per colmarle che la Nuova Zelanda, cavalcando il momento particolarmente favorevole per l’inbound internazionale, sta progettando l’introduzione di una tassa turistica il cui scopo, spiega il Governo, sarà quello di migliorare il sistema di accoglienza del Paese.
“Molte regioni - sottolinea infatti il ministro del Turismo neozelandese Kelvin Davis - non sono attrezzate per supportare l’exploit turistico del Paese e hanno urgente bisogno di qualsiasi tipo di infrastrutture, dai servizi igienici ai parcheggi”.

Il costo del turismo
L’idea è quella di introdurre l’imposta, oscillante tra i 23 e i 33 dollari a persona, a partire dalla metà del prossimo anno, ma è previsto anche un rincaro dei visti a fine 2019. Dalla tassa turistica sarebbero esclusi i mercati di prossimità, così come quello australiano.

La decisione di imporre questa imposta raprpesenta, per il partito di opposizione al Governo, una mossa azzardata perché rischierebbe di compromettere seriamente uno dei pilastri fondamentali dell’economia neozelandese. Ma Davis ribatte che, secondo le previsioni del suo dicastero, l’impatto sul numero dei turisti dovrebbe essere limitato.

Allo stato attuale la Nuova Zelanda ospita 3,8 milioni di turisti l’anno con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2024, un totale di  5,1 milioni.

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