Il trade al centro: la Slovenia vara una strategia di ultima generazione

Non è un caso che la Slovenia registri sul mercato italiano nel periodo gennaio-maggio di quest’anno un incremento di arrivi di oltre il 4 per cento, che si traduce in un +5 per cento sul fronte dei pernottamenti. Non è un caso perché la strategia messa in atto dall’ente sloveno per il turismo va a toccare segmenti innovativi come quelli legati al glamping, all’enogastronomia – nel 2021 la Slovenia sarà European Region of Gastronomy  -  e al turismo ecosostenibile, che ha nell’ambiente e nella vacanza attiva i suoi punti forti.

Il nuovo format del Siw
“La nostra strategia – conferma il direttore per l’Italia, Aljosa Ota (nella foto) – si basa su un rapporto molto snello con tutte le istituzioni e ha il punto di forza nel turismo esperienziale. Per il trade abbiamo varato una serie di iniziative assolutamente innovative, a cominciare da quelle messe in campo durante l’ultima edizione del Siw, evento che ha previsto incontri informali e formali in location uniche. L’obiettivo era quello di favorire il networking fra 240 buyer provenienti da tutto il mondo con le nostre realtà locali. Il mercato italiano, con una ventina di agenzie partecipanti all’evento, ha dato una risposta ottima: solo conoscendo dal vivo le potenzialità del Paese si riesce infatti ad allontanarsi dagli stereotipi che ancora accompagnano la percezione del prodotto turistico sloveno”.

Tasse turistiche subito reinvestite
Fra i punti di forza sottolineati da Ota anche la nuova strategia governativa, che prevede che le tasse turistiche – innalzate nel corso del 2018 – vengano destinate direttamente a finanziare attività di comunicazione e progetti turistici.

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