Regno Unito: Johnson gela le speranze di una fine anticipata della quarantena

Il primo ministro inglese Boris Johnson ha sottolineato che non ci sarà una fine anticipata della quarantena obbligatoria per l’ingresso nel Regno Unito.

Come riportato da Travelmole, Johnson ha insistito sulla validità della regola che prevede per i nuovi arrivati un autoisolamento di 14 giorni onde prvenire la diffusione della malattia.  Alla domanda sulla prospettiva di ponti aerei per consentire viaggi senza quarantena tra alcuni paesi con un minor numero di casi di Covid, Johnson ha lasciato intendere come  questa possibilità non sia imminente.
 
Il governo non è tenuto infatti a rivedere la quarantena obbligatoria di 14 giorni imposta l’8 giugno fino alla fine del mese.  
British Airways, easyJet e Ryanair avevano sollevato un contenzioso legale, richiedendo un controllo giurisdizionale al più presto. Tuttavia, Johnson ha dichiarato: "La motivazione che mi induce a mantenere la quarantena è molto semplice: non vogliamo reimportare la malattia proprio nel momento in cui l'abbiamo davvero sotto controllo nel nostro Paese".  E in risposta a una domanda sulla possibilità di ponti aerei, ha dichiarato: "Stiamo esaminando la possibilità di ponti aerei e i modi per garantire che le persone possano andare in vacanza in sicurezza".

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