Perù in stato di emergenza, la Farnesina consiglia di annullare i viaggi

Diventa sempre più complessa la situazione in Perù, dove la crisi politica e le proteste contro il nuovo presidente Dina Boluarte stanno creando problemi anche al traffico turistico.

Secondo quanto riporta L’Echo Touristique, da ieri centinaia di turisti stranieri sono bloccati nell’area della cittadella Inca di Machu Picchu perché i treni sono fermi a causa delle proteste: il sindaco della città ha chiesto al Governo l’invio di elicotteri per evacuare i turisti.

Sempre ieri è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese per la durata di 30 giorni e gli aeroporti di Arequipa, Cusco e Juliaca sono temporaneamente chiusi a seguito delle manifestazioni in corso in queste regioni. Molte strade in tutto il Paese sono bloccate e impediscono il transito via terra tra le principali città.

Per questo la Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri raccomanda ai turisti già presenti in loco “di adottare la massima prudenza, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle Autorità locali, di evitare spostamenti nell’interno del Paese o in luoghi affollati. Dati i possibili disagi che potrebbero verificarsi in materia di trasporto – si legge nella nota -, anche aereo, si invitano i connazionali temporaneamente presenti nel Paese a valutare l’opportunità di anticipare la partenza. A coloro che stiano pianificando di recarsi in Perù, si consiglia di posticipare o di annullare il viaggio”.

L’Ambasciata italiana a Lima è reperibile 24 ore su 24 al numero +51 997232073.

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