Il Marocco in cerca di una nuova identità

Un passo avanti. È quello che le agenzie di viaggi pretendono dal Marocco in vista della stagione estiva.

Al Paese, cresciuto all’ombra del turismo culturale, la distribuzione italiana chiede un cambiamento di passo, uno slancio in avanti verso la realizzazione di prodotti più facili da vendere sul nostro mercato, come quelli del turismo balneare. La richiesta è corale, e si rivolge sia al Paese sia agli operatori italiani. In una stagione come quella che aspetta le agenzie, con il Mar Rosso in lenta ripresa e la Tunisia ancora in affanno, poter disporre di un prodotto nuovo in una destinazione vicina e socialmente tranquilla piacerebbe ai dettaglianti.

Così si torna a parlare della costa mediterranea del Paese, poco sfruttata e quasi del tutto dimenticata dal tour operating della Penisola. Un prodotto di là da venire, ma che suscita parecchie fantasie fra gli agenti di viaggi italiani. Anche perché, per quanto riguarda il tour culturale classico, il Marocco sembra aver perso un po’ di quello smalto che mostrava qualche stagione fa, in parte perché coinvolto suo malgrado nell’immagine di disordini politici che hanno toccato il Nord Africa, in parte forse perché troppo inflazionato nel passato.

Malgrado questo, i risultati 2011 mostrano un segno positivo, con un aumento del 2 per cento degli arrivi complessivi e del 5 per cento di quelli dall’Italia, dalla quale sono giunti nel Paese 220mila turisti. Per quest’anno, l’ente del turismo conta di arrivare a conteggiare 230mila nostri connazionali. Nonostante la performance relativamente modesta, con 9,34 milioni di turisti in totale che hanno visitato il Paese, il Marocco è stato l’unico Stato del Nord Africa a non conoscere arresti nell’inbound in un anno difficile per tutti i territori dell’area.

Peraltro il prodotto, tranne qualche scatto in avanti, resta ancora abbastanza saldamente nelle mani delle agenzie. Un tour delle città imperiali, o uno nelle casbah del Sud del Paese sono sicuramente meglio realizzati e a volte persino più convenienti passando attraverso la filiera del turismo tradizionale che tentando un fai da te online.

Un concetto, questo, che anche i clienti sembrano aver iniziato a capire, tanto che, dicono da dietro i banconi, si registra in questo inizio di stagione un deciso ritorno in agenzia.

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