Berlino, inbound in calo: si abbassa il tasso di occupazione degli hotel

Nel quadro positivo dell’inbound nelle capitali europee c’è un’eccezione: Berlino. La capitale tedesca fa, infatti, ancora fatica a recuperare il calo dovuto alla pandemia e le sue strutture alberghiere riportano un tasso medio di occupazione del 52,8%, molto inferiore, ad esempio, al 78% di Parigi e al 65% di Madrid.

Nei primi sei mesi di quest’anno Berlino ha perso turisti rispetto agli anni precedenti, registrando l’1,9% in meno di visite (5,9 milioni di turisti) e il 2,9% in meno di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2024. In altre parole, spiega Preferente, meno viaggiatori e soggiorni leggermente più brevi, che in media superano di poco i due giorni.

Prima del Covid, inoltre, gli aeroporti della capitale, Tegel e Schönefeld, gestivano 35,7 milioni di viaggiatori, mentre oggi ne accolgono solo 25,5 milioni. Ryanair, dal canto suo, ha ridotto i suoi voli per Berlino del 20%.

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