Dovrebbe partire dal 1 gennaio prossimo la nuova tassa dell’11% sulle crociere alle Hawaii. L'imposta è un'estensione della tassa di soggiorno dello stato, che per la prima volta include anche le navi da crociera oltre alle sistemazioni turistiche sulla terraferma.
Sulla partenza della nuova tassa, però, è necessario il condizionale. La Clia ha infatti intentato una causa allo Stato, e accanto all’associazione si è schierato anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Secondo Clia, infatti, la nuova imposta, che fa parte di una nuova legge più ampia, nota come “green fee”, che destina i fondi raccolti attraverso la tassazione del turismo alla resilienza climatica e ad altre cause ambientali, viola la clausola costituzionale sul tonnellaggio e il Rivers and Harbors Appropriation Act del 1884, entrambe leggi che includono disposizioni sui limiti alla tassazione sulle navi.
“Le Hawaii si vantano sfacciatamente che queste entrate non serviranno a pagare i servizi effettivamente forniti alle navi da crociera in arrivo o ai loro passeggeri, ma a finanziare iniziative contro il cambiamento climatico alle Hawaii - si legge nella mozione presentata dal Dipartimento di Giustizia a sostegno di Clia -. Questo schema viola doppiamente la legge federale”.