La Croazia consolida il proprio appeal sul nostro mercato, registrando nel primo semestre del 2025 oltre 286 mila arrivi di turisti italiani, pari a un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024. In crescita anche i pernottamenti, che raggiungono quota 858 mila unità.
I dati arrivano dal sistema eVisitor e confermano il trend positivo che unisce i due Paesi, alimentato dalla vicinanza geografica, dalla qualità del mare (il 92,2% della costa è stato valutato eccellente nel 2024) e da una rete di collegamenti sempre più capillare.
“La Croazia è facilmente raggiungibile dall’Italia in auto, ma anche per via aerea e marittima grazie a un numero crescente di collegamenti – sottolinea Kristjan Staničić, direttore generale dell’ente nazionale croato per il Turismo –. Solo per l’estate 2025, cinque aeroporti croati sono collegati direttamente a nove città italiane”.
Tra le novità di quest’anno figurano i voli Croatia Airlines tra Milano e Zagabria, i collegamenti Ryanair da Palermo, Bari e Roma per Zara, ed easyJet da Milano a Spalato.
Ritorna anche la linea marittima veloce Liberty Lines da Trieste verso Parenzo, Rovigno e Mali Lošinj, mentre proseguono i collegamenti Snav, Jadrolinija e Gomo Viaggi. Viviana Vukelić, direttrice dell’ente in Italia, conferma: “L’Italia è tra i nostri dieci mercati principali. Lavoriamo per prolungare la stagione e diversificare l’offerta, puntando anche sulle aree dell’entroterra meno battute ma ricche di fascino e potenzialità. Tra le località più amate dagli italiani: Rovigno, Medulin, Parenzo, Umago, Pola, Mali Lošinj, ma anche le città di Zagabria e Dubrovnik”.
A supporto della crescita anche importanti investimenti nel settore: nuovi hotel, campeggi di alta gamma e marine modernizzate. E un’intensa attività promozionale sul mercato italiano. “Abbiamo già attivato campagne pubblicitarie, workshop, fam trip, e stiamo lavorando alle attività per l’autunno”.
“Vogliamo essere riconosciuti come una destinazione premium – conclude Staničić – dove la modernità convive con la natura e la tradizione. I numeri del primo semestre dimostrano che siamo sulla buona strada”.