Il flash mob e la brandina. Che c’azzecca?

Un aereo cancellato, del tempo da fare passare in aeroporto, l’idea di improvvisare una coreografia e mettersi a ballare in mezzo alla gente, uno che filma l’improvvisata, la mette su twitter e poi su youtube. E in pochi giorni il video totalizza oltre un milione di visualizzazioni. Che invidia! Quindi basterebbe un flash mob per diventare famosi? Magari in un aeroporto ben frequentato?

Forse la questione è un po’ più complicata, ma sembra che questa dei flash mob in aeroporto rischi di trasformarsi in una moda. Protagonisti di questa vicenda allo scalo di Washington Dc i ballerini del gruppo della giovane popstar Justine Bieber. L’aereo non parte, bisogna aspettare e allora i ragazzi fanno quello che sanno fare meglio, ballare. E si filmano. E si postano. Su Twitter. Su Youtube. Li posta anche la star, Justine. E boom. Tutti a guardare. Ma loro sono loro.

Era andata un po’ meno bene ai ballerini di Vancouver, che in occasione del giubileo della Regina hanno improvvisato un ballo in aeroporto. Tutto filmato e tutto sui social. Non tutto questo can can però un altro flash mob doc. E che dire dei dipendenti della Delta che hanno messo su una vera e propria coreografia sulle note di una canzone scritta da un loro collega? Flash mob con hostess, steward, piloti. Spettacolo!

Qui da noi non sembra ancora essere usanza. Sì, i flash mob si fanno, ma in aeroporto no. Se salta un volo o se ci sono ritardi magari sono urla.

Però è quasi Natale e voglio raccontarvi una bella storia, quelle di una volta, con il lieto fine. Siamo a Levaldigi, piccolo aeroporto di Cuneo. La nebbia si taglia con il coltello, da quelle parti in questa stagione non scherza e se scende pesante non di vede nulla, punto e basta. E non può vedere nulla neanche il pilota che deve fare decollare l’ultimo volo per la Romania. Niente da fare, bisogna aspettare fino a domani mattina. Ma bisogna spiegarlo anche ai 95 passeggeri che dovranno fare notte in aeroporto. Meglio chiamare anche la Polizia.

Poi però arrivano i volontari della Croce Rossa e in un amen montano una quarantina di brandine. Sommato alle poltroncine dello scalo ce n’è un po’ per tutti e bambini e anziani possono stare un po’ più comodi. Nessun video, nessun post su twitterfacebookyoutube. Chissà, magari poi qualcuno ha fatto una partita a carte, due canzoni ci sono anche scappate. Il tempo è passato. Senza il milione di pagine viste. Ma che importa!

E Buon Natale!

Twitter @linovuotto

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