Caro vecchio educational

Questo mese ho ricevuto numerosi inviti a partecipare a educ-tour organizzati dai t.o., che avrei dovuto passare le ultime settimane a passeggio anzichè in ufficio.

Devo constatare che era da qualche anno che non si vedeva un investimento così massiccio nella formazione delle agenzie di viaggi e devo ammettere di essere rimasto colpito da questa improvvisa inversione di tendenza.

Negli anni avevo identificato anche nella mancanza di educational uno degli indicatori del progressivo disinnamoramento dei tour operator verso le agenzie, divenute troppe, poco fedeli e scarsamente qualificate.

Pur dovendo rinunciare a tutte le proposte a causa del periodo lavorativamente intenso, desidero congratularmi con i t.o. che hanno deciso, in mezzo a mille difficoltà, di tornare a investire sugli agenti.

Dall'altra parte non posso fare a meno di richiamare l'attenzione dei colleghi (in particolare di quelli che hanno potuto aderire) su uno sforzo finanziario che in un periodo così complesso merita ancor più considerazione.

È fondamentale rispondere positivamente, mostrando che la categoria è in grado di cogliere la positività professionale e commerciale di queste iniziative.

State certi che i risultati delle vendite dei partecipanti saranno posti sotto la lente di ingrandimento per verificare se l'investimento effettuato sia servito semplicemente come svago o se, al contrario, l'esperienza abbia prodotto un reciproco e proficuo beneficio.

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