Crisi di governo: quali le conseguenze fiscali per le agenzie viaggi?

La prossima manovra fiscale sarà un vero rompicapo per chi si troverà a doverla predisporre tra risorse da recuperare, promesse da mantenere e aumento del carico fiscale da scongiurare, il tutto tra l’Unione Europea che impone rigidi vincoli di bilancio e gli elettori da accontentare (in vista di prossima tornata elettorale?): la crisi di governo, a questo punto, apre nuovi scenari ed interrogativi.

Vediamo i punti chiave che nel prossimo autunno saranno oggetto di discussione (e che oggi sono portatori di preoccupazioni):

- Aumento dell’IVA: anche se tutte le forze politiche affermano di voler ridurre il carico fiscale, l’aumento dell’IVA (l’aliquota del 22% dovrebbe essere portata al 25,2% e l’aliquota del 10% aumentata al 13%) è la questione più spinosa: a bilancio sono stati già inseriti 23 miliardi di euro circa di maggiori entrate garantite da questo aumento di aliquote, ma le conseguenze sono pesantissime: si stima che questo rincaro graverà su ogni famiglia, in media, per circa 540,00 euro all’anno. Il nostro settore è interessato in maniera critica da questo aumento: tutte le operazioni in regime speciale IVA 74ter in Italia e in Europa saranno gravate dalla maggiore IVA al 25,2% invece del precedente 22% (tradotto: o aumenteranno i prezzi dei pacchetti oppure verranno ridotti i margini di agenzie viaggi e tour operator). Le soluzioni? Sempre le stesse e nessuna indolore: ridurre la spesa pubblica (tagliando sconti fiscali e investimenti), alzare altre imposte oppure aumentare il deficit di bilancio;

- Bonus 80 euro in busta paga (cd. “Bonus Renzi”): grava sul bilancio dello stato per 9,5 miliardi di euro: tagliarlo è impopolare, ma per coprirne il costo bisogna andare ad agire altrove (al solito: aumento di altre imposte o taglio di altri sconti fiscali);

- Tasse sulla casa (Imu, Tasi, cedolare secca sugli affitti): la Lega ha promesso la conferma della cedolare secca sugli affitti di abitazioni e negozi e interventi su IMU e TASI: chi affronterà la prossima manovra fiscale lo farà anche con un occhio rivolto ad eventuali prossime elezioni perché le imposte e tasse sulla casa sono un tema-chiave;

- Pace fiscale (rottamazione, saldo e stralcio di cartelle, ecc.) : interventi “una tantum” che diventano sempre più ricorrenti ed ormai quasi senza soluzione di continuità: gli incassi delle ultime rottamazioni sono di circa 5 miliardi di euro e nessuno (sia centrosinistra, che centrodestra che gialloverdi) intendono rinunciare a questa fonte di gettito: chi non ha trovato (o non ha voluto trovare…) risorse per pagare imposte e tasse alle dovute scadenze, potrà dormire sonni tranquilli: presto arriveranno nuove offerte promozionali per mettersi in regola.


Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.euwww.travelfocus.it

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