Non teme la concorrenza di Google e di Amazon.
"È una partita da giocare" dice Giulia Eremita, marketing manager di Trivago per l'Italia, che, forte di un database con 700mila hotel e di 80 milioni di visitatori da 50 Paesi aspetta, di vedere le mosse della futura concorrenza.
"È una questione di riconoscibilità del brand - dice Eremita -. Noi continuiamo ad occuparci solo di hotel perché è questo che ci rende più facilmente riconoscibili e percepibili come sicuri dal cliente finale".
E mentre assicura che Trivago non è interessato alla vendita diretta dal proprio sito, pone dei paletti anche sui futuri mercati di espansione. "Cominciamo a guardare all'Asia, ma non sarà uno sbarco a breve termine. Necessitano di un approccio differente e complesso".