Turismo e servizi restano al centro dell'ecommerce italiano

Il turismo mantiene il ruolo di re dell'ecommerce italiano, malgrado la scivolata di quest'anno, e raggiunge uno share del 9% sul fatturato totale del comparto. Il calo non viene comunque visto negativamente "considerando che il mercato del turismo offline è sceso del 20, in certi casi anche del 30%" interviene l'amministratore delegato di Amadeus Italia Fabio Lazzerini. Resta invece l'anomalia italiana dell'ecommerce: "In altri mercati i prodotti la fanno da padrone, invece in Italia per il 66% del fatturato online si vendono ancora servizi - commenta il responsabile della ricerca osservatorio btoc Riccardo Mangiaracina -. Interessante poi notare come a fronte dei 6-8 milioni di e-Shopper italiani che spendono una media di 800 euro all'anno in Francia con la stessa spesa gli eShopper sono 19 milioni, mentre in Gran Bretagna sono 28 milioni, con una spesa media di 1400 euro". Il turismo inoltre conta per il 21% delle vendite all'estero dei siti italiani, che ammontano a poco più di 800 milioni di euro, contro l'1,6, l'1,7 miliardi di euro che vendono i siti esteri in Italia, "in particolare siti delle low cost straniere" sottolinea Mangiaracina.

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