Costa Crociere: "Vogliamo proteggere i livelli di pricing"

Aumentare la redditività anche a costo di ridurre la crescita. Tocca a Norbert Stiekema, executive vice president sales & marketing Costa Crociere, in occasione di Protagonosti del Mare 2016, tracciare gli scenari di sviluppo della compagnia sul mercato italiano: "Non stiamo cercando volumi a qualsiasi prezzo perché sarebbe facile fare un +20 per cento di passeggeri anche sull'Italia: vogliamo proteggere un certo livello di pricing in vista della capacità in arrivo (due navi in consegna tra il 2019 e 2021, ndr) - dice il manager -, anche se questo vorrà significare una riduzione della crescita. L'obiettivo è migliorare redditività aziendale".

Un mercato che, negli ultimi anni, ha visto cinque dei sei bacini strategici in sofferenza: oltre all'Italia anche Spagna, Francia, Brasile ed Argentina hanno mostrato segnali di debolezza. "Per il 2016 - ha precisato il d.g. Neil Palomba - vogliamo tornare a crescere in questi mercati non necessariamente in termini di passeggeri, quanto più in termini di revenue. In questo, il nuovo pricing ha dato una mano perché si è alzato il costo medio della crociera e la campagna di comunicazione ha portato nuovi clienti in agenzia". La conferma del trend positivo arriva da Massimo Brancaleoni, svp worldwide sales: "I primi dati del 2016 sono incoraggianti: abbiamo intrapreso la strada giusta".

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