Sicurezza, la Farnesina chiede maggiore collaborazione agli operatori del turismo

“Gli operatori del turismo si lamentano perché gli riduciamo il fatturato.” Con pacata franchezza il viceministro degli Affari esteri Mario Giro dipinge in un’intervista al Fatto Quotidiano, ripresa dal sito della Farnesina, il quadro delle relazioni tra il Ministero degli Esteri e il turismo organizzato in un periodo in cui instabilità e imprevedibilità condizionano costantemente la circolazione dei viaggiatori italiani all’estero.

Un periodo che richiede massima cautela e costante informazione su quelli che sono gli scenari politici e sociali delle destinazioni d’oltreconfine, poiché, spiega il viceministro, è spesso solo “relativa” da parte degli italiani la reale percezione della situazione in cui si trovano i Paesi in cui si recano e perché “noi nel sito della Farnesina e all'Unità di Crisi spieghiamo quali sono le aree rosse nel mondo, ma poi non possiamo impedire ai connazionali di andare dove vogliono”.

Così risulta necessario il contributo di tour operator e agenzie nel cogliere gli avvertimenti del Ministero degli Esteri e nell’informare i viaggiatori, superando e lasciando da parte logiche di mercato, ma denuncia Giro: “Noi indichiamo le zone rosse e i pericoli nel viaggiare in certe aree del mondo e loro si lamentano perché così gli riduciamo il fatturato”.

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