Fare business con le crociere: il modello Gioco Viaggi

Quando è stata fondata, nel 1987, le crociere erano ancora un prodotto per pochi: eppure Gigi Torre (nella foto), presidente di Gioco Viaggi, ha deciso da subito di dedicarsi interamente e in via esclusiva al settore crocieristico.

"È stata una scelta sui generis, visto il periodo, ma credevo in un preciso modello di business - spiega -. E oggi, a distanza di 30 anni, posso dire di essere stato ben ripagato".

Questione di brand
La strategia seguita dal manager ha puntato sulla rappresentanza esclusiva, in Italia, di un ampio ventaglio di brand delle crociere: "Abbiamo sempre messo i marchi delle aziende che rappresentiamo prima del nostro - conferma il manager -: non ci interessava tanto essere la Gioco Viaggi quanto la Carnival Cruise Italia".

In tre decenni di carriera, il tour & cruise operator ha collezionato una costellazione di brand: da Carnival Cruise Lines, core business dell'azienda, a Princess Cruises, Holland America Line, Cunard, P&O Cruises, Seabourn, Windstar Cruises, Ponant, Star Clippers, Variety Cruises, Luftner Cruises.
"Siamo gli unici con un portfolio così ampio in Italia e praticamente non abbiamo competitor". O. D.

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