“Ora servono i corridoi”Il richiamo di t.o. e agenti

Programmare l’estero non è una colpa”. Parte da questa considerazione la presa di posizione di Aidit, Assoviaggi, Astoi, Fiavet e Fto, che tornano sul pressante tema dei corridoi turistici: un intervento ritenuto sempre più urgente per l’intera filiera del turismo organizzato.

Anche perché se il turismo si sta mettendo in moto in vista dell’estate, “gli operatori che programmano le mete di lungo raggio sono destinati a rimanere fermi ancora per molto tempo e quelli che saranno in grado di iniziare a lavorare sull’estate potranno proporre un’offerta molto limitata”, sottolineato le associazioni in una nota congiunta.

Italia, Nord Europa, Grecia, Spagna: questo il ventaglio delle mete disponibili per il turismo organizzato.

Cosa serve al comparto
Un range d’azione troppo limitato, sottolineano tour operator e agenzie di viaggi.

“Per far decollare il turismo organizzato - si legge nella nota - è necessario riaprire le frontiere anche dei Paesi extra Schengen, almeno attraverso corridoi turistici con destinazioni come Stati Uniti, Maldive, Egitto, Tunisia, Seychelles ed Emirati Arabi che hanno attuato un programma vaccinale molto intenso”.

Una mossa che in realtà rimetterebbe in pista anche l’incoming, sottolinea la nota, dal momento che “il 51% delle presenze alberghiere in Italia viene garantito dai turisti stranieri”.

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