Alpitour avrebbe deciso di prendere in mano il dossier Valtur.
L'approfondimento fatto nelle scorse settimane era necessario per capire il reale valore di quanto viene posto in vendita sul mercato.
I nuovi azionisti del gruppo torinese da qualche mese stavano, infatti, valutando un intervento sull'operatore un tempo di proprietà della famiglia Patti.
Le condizioni di mercato non sono ideali per sostenere altri investimenti pesanti, ma in questo caso la forza del brand e la capacità ricettiva sembrano aver attirato l'azienda ora guidata da Gabriele Burgio.
Alpi, come sostenuto nei giorni scorsi dal suo presidente, deve crescere come volumi e l'ingresso nel gruppo di un marchio di sicuro impatto come Valtur potrebbe andare in questa direzione.
Con la pubblicazione odierna del bando di gara si aprono dunque le danze. Secondo quanto comunicato dai commissari straordinari, sarà necessario attendere l'autunno per capire come andrà a finire questa storia infinita.
Intanto bisogna rimarcare che la possibile discesa in campo anche di Alpitour non fa altro che confermare quanto sostenuto da sempre anche dalla nostra testata.
Valtur è uno dei pochi marchi italiani con forte capacità di riconoscimento anche tra i consumatori e questo in fasi difficili può fare la differenza. Inoltre, bisogna sottolineare che Burgio vanta una grande esperienza nel campo del ricettivo e potrebbe aver fiutato l'affare. Si troverebbe in casa un'azienda in ripresa dopo un fine 2011 turbolento. La guida attenta del terzetto dei commissari, Stefano Coen, Daniele Discepolo e Andrea Gemma, sta infatti riportando qualche dato incoraggiante. In una nota diramata ieri viene, infatti, evidenziata una crescita delle prenotazioni del 10 per cento nelle ultime settimane.
Piccolo segnale che potrebbe rafforzarsi in questi giorni con la corsa all'acquisto last minute dei clienti. Tanti piccoli tasselli che sembrano aver fatto breccia anche al Lingotto.
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