Via liberaal concordato per Trawel

Il Tribunale di Milano ha accettato la proposta di concordato presentata dal gruppo Trawel. A darne la notizia è il ceo dell'azienda, Carmine Prencipe. Il quale considera ormai superato lo scoglio più difficile.

"Ottenere il semaforo verde dal Tribunale è il passaggio maggiormente delicato - afferma -. A giugno si svolgerà l'assemblea dei creditori, che dovranno dare anche loro il via libera al piano. Ma non accade spesso che i concordati si arenino su questo secondo passaggio".

L'ok dell'autorità giudiziaria "è sintomo del fatto che siamo ben avviati", tiene a sottolineare Prencipe. E aggiunge: "Il mercato ora ha tutte le ragioni di pensare che Trawel sia un partner affidabile". Anche perché, quando c'è di mezzo il Tribunale, la questione pagamenti e solvibilità non lascia molti margini di trattativa.

Su questo aspetto, Prencipe ricorda "il caso Valtur. Quando il t.o. era in amministrazione straordinaria, noi provavamo a guadagnare quote di mercato, senza riuscirci. Abbiamo studiato il caso e abbiamo scoperto che gli agenti di viaggi prenotavano volentieri con Valtur proprio perché c'erano i commissari: e questo era una garanzia".

Ora, per ripartire, Trawel punta anche a riequilibrare il business, che fino a qualche tempo fa si concentrava "al 60/70 per cento sull'Egitto", sottolinea Prencipe. Le due carte da giocare sono il prodotto Mare Italia e il mondo incoming. "Il t.o. del gruppo, Flyaway, ha sempre creduto nelle spiagge della Penisola - afferma il ceo -: nel 2013 abbiamo aumentato il fatturato su questo prodotto dell'80 per cento". Dal 2015, inoltre, è previsto un aumento dei flussi provenienti dall'estero.

E l'Egitto? "Crediamo che questa destinazione sia matura per raggiungere una sua stabilità - è l'opinione di Prencipe -. Inoltre, ora siamo in grado di gestire la flessibilità su questa meta".

Proprio il Nord Africa fu la buccia di banana su cui scivolarono i conti di Trawel, fino a portarli al concordato. "La primavera Araba ci colse in piena espasione - ricorda il manager -: nel 2011 avevamo aumentato la disponibilità del volato sull'Egitto del 60 per cento. Insomma, non stavamo facendo una tranquilla passeggiata in pianura: eravamo in piena salita. Fu questa la causa dei nostri problemi". E il tracollo della meta rese tutto molto più difficile.

Adesso, assicura Prencipe, il gruppo Trawel continua ad essere pienamente operativo, come del resto è sempre stato anche negli ultimi anni.

"Ora la storia è a una svolta - scherza il ceo - E, soprattutto, da  romanzo giallo si sta trasformando in romanzo rosa..."

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