Babbi: “Abbiamo riportato i turisti in Terra Santa”

“Un viaggio in Terra Santa, in tempi di guerra, sembrava difficile in Italia, ma ancora di più impossibile in Israele e in Palestina”. È con soddisfazione che Andrea Babbi, vicepresidente nazionale Fiavet e presidente di Petroniana Viaggi, commenta il successo del viaggio religioso organizzato dal t.o. in Terra Santa per un maxigruppo di 161 pellegrini guidati dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.

“Abbiamo trasportato in sicurezza 161 persone con un ponte aereo da 7 città italiane: 84 da Bologna e gli altri da Milano, Roma, Venezia Catania, Genova e Bari – riferisce Babbi -. Dopo soli 40 giorni di preparazione sono stati 4 giorni senza sosta con 32 incontri diversi organizzati. Ogni giorno avevamo sempre il piano B, sempre pronti a riprogrammare viaggi e spostamenti. Il Santo Sepolcro, la Natività di Betlemme e ogni luogo santo erano deserti, solo per noi: comodo, ma doloroso allo stesso tempo”.

“Un pellegrinaggio apripista”

“Dal 7 ottobre la Terra Santa ha sofferto la mancanza dei pellegrini che per la popolazione locale sono il sostegno più importante non solo a livello economico ma anche spirituale, fanno sentire vicinanza e interessamento della Chiesa verso la Chiesa madre di Gerusalemme” spiega Padre Nicholas Marques, francescano della Custodia di Terra santa che accompagna spiritualmente i pellegrini.

“Questo - continua Babbi - è diventato un pellegrinaggio apripista e il suo successo fa sperare non solo chi in Israele e Palestina è senza lavoro da mesi, ma anche tutte le agenzie di viaggio italiane che lavoravano con la Terra Santa”.

La Fiavet, aggiunge, ha aiutato e assistito tutte le agenzie che dopo il 7 ottobre si sono trovate a zero “e ora si può avere coraggio - conclude Babbi -: in Israele come in Italia si è toccato con mano che è possibile riprendere i viaggi, nonostante tutto”.

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