Peci, Quality Group:
‘Agosto in recupero
grazie al last minute’

Un’estate che ha tenuto grazie al last minute e che ha parzialmente risentito, nelle dinamiche di acquisto, del cosiddetto ‘ferraprile’, la lunga sequenza di ponti che si sono susseguiti tra aprile e maggio. Questa la fotografia che restituisce il direttore commerciale del Quality Group, Marco Peci, facendo il punto con TTG Italia sulla stagione che sta per volgere al termine. Una stagione che alcuni addetti ai lavori hanno definito ‘anomala’, per via di un calendario che ha portato una parte dei viaggiatori ad anticipare in primavera le vacanze e di contingenze socio-economiche che hanno influenzato le abitudini di consumo. “Luglio e agosto - rivela Peci - hanno vissuto fasi di rallentamento proprio nei periodi in cui solitamente si concentra la prenotazione delle vacanze estive, ma il mercato ha poi recuperato in maniera solida sotto data, permettendoci di chiudere comunque in crescita rispetto al 2024”.

“È innegabile - aggiunge ancora il manager - che i lunghi ponti di aprile e maggio abbiano spostato parte della domanda, erodendo qualcosa all’estate tradizionale, ma senza compromettere l’andamento complessivo della stagione”.

La dinamica ‘anomala’ di questa summer sembra rispecchiare l’andamento dell’intero anno. “Il 2025 è stato certamente un anno particolare dal punto di vista delle prenotazioni, con dinamiche che in alcuni momenti ci hanno sorpreso positivamente e in altri hanno generato qualche preoccupazione. Il primo semestre è stato brillante, trainato da partenze molto forti ad aprile e maggio”, rimarca il direttore commerciale del Quality Group.

Le destinazioni

Tra le mete, “l’estate ha premiato grandi classici come Giappone, Cina, Egitto e Marocco, ma anche mete in crescita come l’Uzbekistan e il Nord Europa, che hanno sorpreso per la forte domanda”. Sul lungo raggio “brillano Messico e Brasile: segno che i viaggiatori cercano sempre più esperienze autentiche, tra cultura, natura e nuove rotte da scoprire”. Mentre gli Stati Uniti, “pur colpiti dall’effetto Trump - sottolinea il direttore commerciale del Quality -, rimangono una delle destinazioni più richieste dagli italiani”.

Quanto ai numeri, ora che si intravede il capolinea del 2025, il tour operator si mostra fiducioso. “Arriviamo da due anni in progressione, 2023 e 2024, che hanno rappresentato per noi i migliori risultati della nostra storia. A fine 2024 tra i soci del Quality Group avevamo immaginato per il 2025 due scenari differenti: un consolidamento o una crescita sull’onda del trend molto positivo che il mercato mostrava in quel momento. I giochi sono ancora in corso, ma alla fine il risultato potrebbe essere una via di mezzo”, chiude Peci.

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