Ripartono le crociere scientifiche del Wwf

Nuova stagione per Le Vele del Panda, il progetto di ricerca di Wwf Italia, Wwf Travel e Sailsquare per la tutela dei cetacei nel Mediterraneo. Vela, scienza ed educazione ambientale sono le tematiche in primo piano in un progetto che si svilupperà lungo tutta l’estate coinvolgendo adulti, famiglie e giovani in crociere a stretto contatto con la biodiversità marina.

Dal suo lancio avvenuto nel 2020, il progetto Vele del Panda ha coinvolto oltre mille partecipanti tra cittadini, guide ed esperti, realizzando 142 crociere, 730 avvistamenti di cetacei e contribuendo alla raccolta di dati scientifici fondamentali per la protezione di otto specie residenti nel Mediterraneo.

Le crociere 2025 prevedono diverse soluzioni: per ragazzi e ragazze dai 14 ai 21 anni si svolgono i Campi estivi Wwf tra attività in mare, laboratori scientifici e momenti educativi, mentre per adulti e famiglie, vengono proposte crociere settimanali o week end lunghi, lungo rotte di alta biodiversità tra l’Arcipelago toscano, il Mar Ligure, la Corsica, la Costa Azzurra, e nel Sud del Tirreno, tra le Isole Pontine e il Golfo di Napoli.

Grazie alla collaborazione tra Sailsquare e Wwf Travel, il progetto offre esperienze accessibili, autentiche e a basso impatto, in cui la navigazione diventa strumento di ricerca e la vela una metafora di equilibrio tra uomo e natura. “Quello che facciamo è semplice e rivoluzionario allo stesso tempo: studiamo i cetacei nel loro habitat naturale e costruiamo comunità di custodi del mare - spiega Laura Pintore, marine wildlife expert del Wwf Italia e responsabile scientifico del progetto Vele del Panda -. La scienza non si fa solo nei laboratori, ma anche con gli occhi, le mani e il cuore delle persone che vivono il mare”.

Da quest’anno, i dati raccolti durante le crociere entreranno anche nel sistema di monitoraggio del progetto Promed, promosso dalla fondazione Acquario di Genova. Una nuova collaborazione scientifica che rafforza il valore del progetto Wwf, contribuendo alla valutazione dello stato di conservazione dei cetacei e alla mappatura della loro distribuzione in relazione agli effetti del cambiamento climatico. I dati saranno integrati nella piattaforma Intercet, archivio georeferenziato sul Mediterraneo per lo studio dei mammiferi marini.

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