Vendite in linea generale soddisfacenti, grazie ai ponti lunghi di aprile che portano a prevedere un partito 2025 molto simile a quello del 2024. Ma un luglio-agosto caratterizzato da un rallentamento: Alessandro Simonetti, titolare di World Explorer, parla di uno “spostamento di pesi nell’andamento del booking, che rende difficile modulare l’offerta. Soprattutto lavorando con compagnie aeree che esigono contratti di release molto lunghi e di strutture alberghiere che applicano condizioni stringenti”.
Per contro, sono in aumento le richieste last minute - “sarà un effetto del ferraprile”? - e risulta particolarmente complesso organizzare viaggi all’ultimo minuto.
Poche le sorprese sul fronte delle destinazioni: “Il Giappone continua la sua ascesa, favorita dall’effetto Expo Osaka. L’eccessiva richiesta tuttavia genera problemi di disponibilità alberghiera. Per contro, Indonesia e Vietnam segnano un po’ il passo”.
L’Africa, area che procura il 65% del fatturato di World Explorer, mostra segni di rallentamento. “L’interesse c’è, ma la domanda è drogata da un eccessivo innalzamento dei prezzi. Si pensi alla Namibia, che registra un aumento medio del 25% delle tariffe rispetto al 2024 sia per quanto riguarda i voli sia sui servizi a terra”. Grande ritorno invece dell’East Africa, capitanato da Kenya e Tanzania.
In generale, nel 2025 il trend registrato da World Explorer indica meno passeggeri ma un incremento della spesa media, non dovuto solo all’aumento dei prezzi ma anche alla maggior richiesta di servizi di qualità. “A influire sulla marginalità, che quest’anno è migliorata rispetto al 2024, è anche il cambio favorevole con il dollaro”.
Il grande interrogativo è sempre legato ai rapporti con i vettori, “che restano molto complessi. I prezzi non accennano a scendere e stiamo riscontrando una crescente richiesta dei soli servizi a terra. Molti clienti, infatti, cercano di disintermediare l’acquisto del volo, rivolgendosi a noi solo per il soggiorno e le esperienze in loco. Un fattore che purtroppo non facilita il nostro lavoro di collaborazione con le compagnie aeree”.