La Gen Z e il nuovo lusso
Sorpresa anti-social
per i giovani upper level

Succede che la Gen Z si stia affacciando sempre di più al mondo dei viaggi e che il peso dei suoi gusti e delle sue scelte inizi a influire in maniera determinante. E succede che questa Gen Z decida, a sorpresa, di cambiare le regole di un gioco che il mondo del turismo aveva appena iniziato a comprendere appieno.

Lo racconta il primo Luxury Travel Report firmato Preferred Hotels & Resorts, che è andato a indagare fra i consumatori luxury per conoscere i desideri in materia di viaggi. E se per i luxury traveller la voglia di viaggi rimane robusta - con una media di 8 viaggi leisure l’anno, 3 dei quali internazionali - così come la spesa, prevista in crescita rispetto al 2024, cambiano invece i desideri dei viaggiatori upper level, guidati appunto dai gusti della Gen Z.

Basta col beige

I viaggi, dicono i turisti high end, stanno diventando tutti uguali. E non si tratta di massificazione, perché sono pur sempre viaggi di lusso. Secondo gli intervistati nel report, hotel e destinazioni stanno perdendo l’anima per adattarsi alle esigenze di una clientela di alto livello: e questo non piace affatto.

Si parla quindi di beige-ification e di destination disillusionment per il 77% degli intervistati della Gen Z.

Sotto accusa, i social.

L’83% dei giovani intervistati sostiene che gli hotel di lusso vengano disegnati solo per essere instagrammabili e l’80% pensa che la sovraesposizione social crei un effetto copia-incolla che rende, appunto, ‘beige’ ogni luogo e ogni esperienza.

I desideri guardano, allora, a esperienze fuori dai social, che non siano diffuse e non siano neppure tanto trendy. L’ideale, per i Gen Z che frequentano il mondo dei viaggi di lusso, sarebbe vivere esperienze ricche di insider connections in luoghi di cui nessuno conosce l’esistenza.

Le agenzie e la legacy

Ne consegue che quello che viene richiesto a una vacanza sia creare dei momenti unici e irripetibili, che creino una legacy, meglio se passati con la propria famiglia allargata e in strutture che siano collegate all’heritage, che permettano di vivere nella storia.

Per fare tutto questo tornano di gran ‘moda’ le agenzie, che permettono di risparmiare tempo, evitando al turista ricerche infinite per trovare proprio l’hotel o il luogo che cercavano, e sulle quali si ripone grande fiducia per trovare esperienze davvero esclusive, costruite attraverso legami personali con la cultura locale.

L’84% dei viaggiatori lusso ritiene prezioso un consulente di viaggi di fiducia.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo