Gli specialisti di internet: i più richiesti sono i professionisti del web marketing

Molta domanda e ancora poca offerta, per lo meno per alcune specializzazioni. Sull’onda della crescente digitalizzazione delle attività aziendali, i mestieri di internet sono oggi fra i più richiesti in Italia, con un trend di crescita occupazionale fra il 20 e il 27 per cento anno su anno e retribuzioni medie che rispecchiano la carenza dell’offerta.

È ciò che, come spiega Event Report, emerge dallo studio retributivo realizzato dalla divisione digital e new media della società di selezione del personale Michael Page che, condotto su un campione di 12mila candidati, delinea i profili più richiesti in ambito digitale e gli stipendi medi per cisacuna specializzazione.

La professione digitale più richiesta è attualmente quella del programmatic buying manager, cioè il responsabile della pianificazione pubblicitaria digitale attraverso le nuove piattaforme tecnologiche che “mettono all’asta” gli spazi pubblicitari online.

Questa figura deve avere dimestichezza con le piattaforme coinvolte, con la gestione dei dati e con i criteri di monetizzazione per poter acquistare pianificazioni pubblicitarie.

L'offerta del mercato rispetto a queste figure è più bassa della domanda, e un programmatic buying manager con qualche anno di esperienza alle spalle può guadagnare fino a 70mila euro lordi l'anno.

Altre figure particolarmente ricercate dalle aziende sono quella del web marketing manager, il responsabile dello sviluppo delle strategie di marketing digitale la cui retribuzione parte da 40mila euro per arrivare a 85mila con 12 anni di esperienza, e quella dell’e-commerce manager, cui è affidato il canale di vendita online con uno stipendio minimo di 45mila euro che può raggiungere i 100mila con 12 anni di seniority alle spalle.

Buone prospettive occupazionali anche per il SEO/SEM manager, che si occupa delle attività dirette a migliorare il posizionamento del sito internet aziendale sui motori di ricerca: il ruolo richiede una predisposizione all’analisi dei dati, alla gestione di ingenti budget e alla conoscenza dei motori di ricerca. Gli stipendi possono raggiungere gli 80mila euro con almeno 12 anni di esperienza e il trend di crescita della domanda si attesta attorno al 27 per cento.

Infine, il chief technology officer (CTO), cioè l’esperto di tecnologie che individua quelle adatte all’azienda per garantirne l’efficienza e l’operatività, venendo coinvolto nelle strategie finanziarie, di marketing e di comunicazione. La retribuzione parte dai 50mila euro lordi per arrivare a 90mila euro con almeno una decina d’anni di attività nel ruolo.

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