I segreti del successo delle dmc italiane

"Il fatto che le aziende italiane non siano enormi non è uno svantaggio, ma una caratteristica naturale, legata all'attività sartoriale che si svolge". Michele Cerruti (nella foto), ceo di Gastaldi Global Travel, non ha dubbi quando si parla del perché la realtà tricolore che opera nel segmento mice non raggiunga mai la dimensione industriale.

L'occasione è di quelle mondane: la cena di gala organizzata a Roma a Casina Valadier sotto la regia dell'operatore italiano per la riunione annuale dei soci Euromic, la rete internazionale che riunisce le dmc più quotate di 54 destinazioni nel mondo e di cui la società del gruppo Gastaldi è partner dal 2010. "Quello della dmc - sostiene il manager - non è un lavoro che si può fare industrialmente, è un mestiere che si fonda sulle relazioni e che si costruisce sulla base della competenza e della creatività nel realizzare prodotti unici anche nel campo del Mice".

Un tipo di business artigianale che deve guardare a più mercati per poter restare competitivo. "Quindici anni fa ci rivolgevamo quasi esclusivamente agli Usa, ma poi, poco prima del crollo della Lehman Brothers e della forte stretta sui viaggi, abbiamo deciso di diversificare la strategia e oggi - aggiunge - vendiamo anche in Messico, Argentina, Uk, Francia, Spagna, Scandinavia, Australia, Russia e, occasionalmente, anche in Asia".

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