Voucher e annullamenti:le regole per t.o. e agenti

Da qualche giorno a questa parte le agenzie di viaggi sono state travolte dalla bufera di cancellazioni, riprotezioni e voucher. Una situazione completamente nuova, sia per i dettaglianti quanto per i fornitori, che ha richiesto la messa in campo di misure eccezionali. Molti i dubbi che sono circolati tra gli agenti sull’applicazione delle norme: a fare chiarezza, per quanto possibile vista la particolarità della situazione, ci pensa Federico Lucarelli, docente di diritto del turismo e consulente legale di Fiavet.

Il primo punto fondamentale è la questione dei rimborsi da parte delle compagnie aeree: un tema su cui arrivano diverse segnalazioni da parte della distribuzione

“L’Enac ha emesso una comunicazione molto chiara - afferma Lucarelli -, rivolta ai vettori: ha affermato che il meccanismo dei rimborsi previsto dal dl 9 si applica senza distinzione di nazionalità del passeggero o della compagnia, per tutti quelli che volano in Italia”. Una precisazione che risolve la questione dei vettori extra Ue. “Ed è una chiara indicazione ai vettori low cost” precisa Lucarelli.

Per quanto riguarda il diritto al rimborso o alla riprotezione così come previsto dal dl 9, bisogna sottolineare che i diritti dei passeggeri sono anche legati all’andamento temporale della definizione delle zone di sicurezza. Per i biglietti annullati il 9 marzo, ovviamente si applica a tutti i voli sul territorio italiano.

Cosa rischia il vettore
Ma quali sono gli strumenti messi in atto per far rispettare queste disposizioni? “L’Enac - precisa Lucarelli - ha detto che chi contravviene alle disposizioni può essere soggetto ai provvedimenti sanzionatori relativi alla tutela dei diritti dei passeggeri, ma anche essere sottoposto a sanzioni da parte dell’Agcm, in quanto sarebbero pratiche sleali. Sono sanzioni pesanti. Sono convinto che possono fare da deterrente”. Anche perché le due sanzioni potrebbero essere cumulabili.

Nel caso in cui un vettore non dovesse osservare le regole precisate dall’Enac, il consiglio di Lucarelli è “avere freddezza. Meglio attendere che le norme abbiamo ‘presa sociale’, che superino il rodaggio ed entrino nel circuito.

Commissioni e voucher: come funziona
Un po’ di incertezze ci sono state sull’applicazione del meccanismo dei voucher nel caso di vendita intermediata. La questione infatti è la seguente: se il cliente paga l’intero importo e l’agenzia trattiene la commissione, al tour operator non arriva la somma della sua totalità. Ma il cliente deve ricevere dal tour operator deve essere pari all’intero importo pagato.

L’operatore, dunque, si troverebbe a dover emettere un titolo per un importo superiore a quello che ha ricevuto, con un problema di cassa.

Secondo Lucarelli “è possibile emettere un solo voucher o due voucher. Nel primo caso è necessario un accordo tra agenzia e tour operator, mentre nel secondo caso l’organizzatore emette un voucher per il dettagliante, di importo pari alla commissione, e uno per il cliente, di importo pari al totale meno la commissione. Il viaggiatore riceverà poi dall’agenzia un voucher di importo pari a quello della commissione da parte dell’agenzia”.

Il voucher emesso dal tour operator a favore dell’agenzia dunque andrà ad ‘annullarsi’ contabilmente con quello emesso dall’agenzia a favore del cliente da un lato e con la commissione trattenuta dall’agenzia dall’altro. Allo stesso tempo, dal punto di vista del tour operator, non verranno emessi titoli per valore superiore a quello incassato.

Lucarelli vuole comunque sottolineare che “si tratta comunque di ipotesi al vaglio”.

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