Esonero contributivo dei datori di lavoro, i chiarimenti dell’Inps

I datori di lavoro privati nel settore del turismo e degli stabilimenti termali potranno accedere all’esonero dei contributi previdenziali, ma a un patto: il divieto di licenziare fino al 31 dicembre 2021. Non sarà dunque possibile fare licenziamenti individuali di tipo economico, ma nemmeno aprire una procedura per licenziamenti collettivi. Il divieto non si applica nel caso di licenziamenti motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa.

A chiarire i termini della norma prevista nel decreto Sostegni bis è l’Inps, che spiega come l’esonero potrà essere per un numero di ore doppio rispetto a quelle utilizzate tra gennaio e marzo per la cassa integrazione e per le stesse posizioni aziendali per le quali si è richiesta la cassa tra gennaio e marzo.

“L'importo dell’esonero in esame - si legge nella circolare riportata da gazzettadelsud.it - è pari, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, al doppio delle ore di integrazione salariale già fruite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’Inail. L’esonero è riparametrato e applicato su base mensile ed è fruibile entro il 31 dicembre 2021 (mese di competenza novembre 2021)”.

Il beneficio contributivo è riconosciuto nel limite di minori entrate contributive, pari a 770,9 milioni di euro per il 2021.

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