Agenti segreti di TTG Fabrizio e il desk che divide

Tre scrivanie dove accogliere i clienti interessati all'acquisto di un viaggio, un bancone 'altezza bar' per la biglietteria entrato a far parte della geografia dell'agenzia appena un anno fa e solo una ventina di cataloghi esposti, al posto delle "milioni di brochure che prima esponevamo su tutte e quattro le pareti".

Si connota così l'agenzia di Fabrizio Leotta (nella foto), dettagliante di 46 anni che nel 2003 ha trovato finalmente la propria vocazione con la sua Fuorirotta, nel cuore di Siracusa. "L'agenzia - racconta Fabrizio a TTG Italia - l'ho aperta tredici anni fa, ma prima di approdare in questo settore ho fatto un po' di tutto: il tipografo, l'animatore turistico, passando anche per il lavoro d'ufficio in un sindacato. A un certo punto sono finito per due anni a lavorare in un'agenzia ed è lì che ho cominciato a imparare il mestiere e a capire di volere mettermi in proprio".

Un'esperienza illuminante che cade quando il mondo dei viaggi ha già conosciuto l'avvento di internet e le altre trasformazioni epocali, compreso il taglio delle fee sui biglietti aerei. "Sono nato quando le compagnie cominciavano ad azzerare le commissioni e quando per prenotare una sistemazione alberghiera non dovevi più metterti a sfogliare il grande libro degli hotel, ma dovevi farlo online". Quindi, prosegue Fabrizio, "i grandi rimpianti vissuti da altri colleghi e le frasi del tipo 'prima sì che si guadagnava con la biglietteria aerea' non mi hanno mai toccato".

Non solo. "Entrare in un contesto del genere mi ha probabilmente portato ad avere una mentalità più elastica e curiosa nei confronti di tutte le innovazioni e a essere più predisposto ai cambiamenti". Cambiamenti che hanno coinvolto tutti gli aspetti del lavoro di Fabrizio, anche l'arredamento dell'agenzia. "All'inizio avevo cataloghi esposti ovunque, ma poi ho capito che toglierli significava guadagnare spazio utile a me e ai miei tre collaboratori che con il tempo sono arrivati" spiega Fabrizio parlando poi dell'innovazione più recente, quella che ha letteralmente diviso in due la sua agenzia: "Un anno fa ho deciso di introdurre un desk un po' anni '70, ma molto funzionale, che serve a stoppare la clientela che vuole acquistare la biglietteria". Risultato? "Ora il lavoro funziona meglio e non capita più di avere persone interessate all'acquisto di un ticket aereo che occupano le postazioni davanti alla scrivania per 40 minuti, sovrapponendosi alle consulenze per i viaggi di nozze".

Una divisione dello spazio che rispecchia appieno la vocazione a tutto tondo dell'agenzia. "Vendo di tutto e non mi dispiace affatto: al banco, e rigorosamente in piedi perché sono acquisti che si consumano in pochi minuti, faccio tanta biglietteria: aerea, marittima e anche per i concerti. Poi c'è tutta la parte dei viaggi su cui sono più concentrato, che varia a seconda delle stagioni e spazia dalle crociere ai viaggi di nozze".

Un atteggiamento a 360 gradi che si riversa anche nelle attività di marketing territoriale, portate avanti con continuità. "Mi impegno molto su questo fronte. Ho partecipato a trasmissioni alla radio, alla tv locale, faccio volantinaggio, pubblicità con i manifesti e piccoli eventi per gli sposi, insomma cerco di darmi da fare".  Eppure, ammette Fabrizio con un sorriso, "dopo 13 anni di lavoro, due vetrine in centro e un guerrilla marketing tanto assiduo, capita ancora che entrino persone che dicono 'Ma come? Non mi ero mai accorta che qui c'era un'agenzia di viaggi?!".
Amina D'Addario

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