Gli agenti segretiAllo stadio con Mahmoud

Passeggiando per via Padova a Milano, balza subito agli occhi come, tra un negozio di kebab e uno di specialità etniche, le agenzie di viaggi non manchino di certo. Solo che sulla porta, accanto agli adesivi delle varie compagnie aeree, hanno scritte in arabo, spagnolo, cingalese o cinese. E, una volta entrati, dall'altra parte del bancone c'è sempre un sorriso 'straniero' pronto ad accogliere i clienti.

In questo caso oltre al sorriso ci sono anche i dolci tradizionali egiziani: perché Mahmoud El Abd (nella foto), trentacinquenne titolare della Elegant Travel&Services, è arrivato in Italia otto anni fa dal Cairo ed è "orgoglioso di essere egiziano".

Prima di arrivare nella Penisola, lavorava come ingegnere del suono presso l'Opera House ma poi il destino (o meglio la percezione che il lavoro fosse meglio procurarselo all'estero) l'ha portato prima in Spagna e poi a Milano, nel multietnico quartiere che unisce piazzale Loreto a Crescenzago.

Tra low cost e concorrenza
"Solo nel primo tratto di via Padova ci sono almeno dieci agenzie, quasi tutte specializzate in traffico etnico - spiega -: i clienti italiani sono pochissimi e il turn over di aperture e chiusure elevatissimo". Molta concorrenza, insomma, e clienti con budget ridotti all'essenziale le cui richieste sono soprattutto biglietti aerei per andare a visitare i parenti nei luoghi di origine o in altre città europee.

Non è un caso che Mahmoud abbia iniziato a lavorare anche con i vettori low cost e sia diventato un rivenditore autorizzato di Flixbus: "C'è un'ottima richiesta soprattutto per le città europee e la Germania in particolare, dove ci sono molti immigrati".

Tutto qui, biglietteria aerea e, qualche volta, una camera d'hotel? No, perché Mahmoud sa che "fare l'agente di viaggi non è facile, ma io ho un piano di sviluppo in mente: diventare il punto di riferimento in Italia per i clienti arabi".

Il progetto incoming
Tra il dire e il fare, dice il proverbio, c'è di mezzo il mare, ma a volte basta anche meno. Per esempio, avere l'idea giusta per battere la concorrenza, togliendosi dalla competizione al ribasso di chi vende il biglietto aereo meno caro.

Il che significa alzare il tiro e cambiare target di riferimento: "Ho iniziato a creare una serie di contatti nel Golfo Arabo: lì c'è molta gente che vuole venire in Italia a passare le vacanze e ha un tenore di vita molto elevato". I clienti ci sono quindi; "a mancare sono i servizi e la conoscenza dei reali bisogni di quel tipo di clientela: voglio prendere contatti con i t.o. e sviluppare l'incoming".

I passi da compiere sono chiari nella mente di Mahmoud: "Per lavorare con gli arabi è necessario sapere dove trovare cibo khalal ma soprattutto i biglietti per lo stadio". Questo è l'amo più giusto da gettare: "Adorano il calcio e le squadre italiane, una partita può essere il pretesto di una vacanza in Italia: ecco perché è necessario sapersi procurare e vendere i biglietti e poi portarli allo stadio". Fondamentale avere una rete di fornitori di macchine con autista, "perché sono persone che a Milano vogliono fare shopping in via Montenapoleone così come negli outlet". E gli hotel? "Si parte minimo da un quattro stelle".

Tutta un'altra storia, insomma, lontanissima dalla semplice rivenditoria di voli aerei con cui Mahmoud si mantiene da quando ha aperto la sua agenzia nel 2014: la strada da fare è ancora parecchia, "ma io ce la farò, io ho un sogno".

Oriana Davini

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