Il commento del direttore
Remo Vangelista
Chi controlla i controllori? La domanda, come si dice, sorge spontanea, sentendo i racconti di Paolo Colangeli, titolare della ternana Macedonia Tour. L'agenzia (un quarto di secolo di storia e una vocazione spiccata per i viaggi di avventura) opera soprattutto in un settore dove l’abusivismo, purtroppo, è di casa.
Associazioni, gruppi e quant'altro si prodigano in continue 'invasioni di campo' che rendono difficile la vita a chi opera nel rispetto delle regole.
"Ci sono organi di controllo - afferma Colangeli -, ma spesso verificano solo se noi, ufficialmente registrati, siamo in regola con bolli vari e assicurazioni. Per chi è abusivo al 100 per cento non c’è nessun controllo".
Nel segmento dei viaggi avventura la situazione è così grave?
Le dirò, per ogni regolare ci sono almeno 6 abusivi.
E chi è 'invisibile' lo resta per sempre...
Invisibile per modo di dire... basta fare una ricerca su internet e i nomi vengono fuori.
Lei fa parte degli agenti che si lamentano o di quelli che non si lamentano?
Dipende. Per quanto riguarda la normativa e le tasse, mi lamento. Per il mercato, ovviamente, no. Quest'ultimo va seguito, possibilimente anticipato, fa parte del gioco dell'impresa. Di sicuro non sono contento della struttura che lo Stato ci dà per stare sul mercato.
Voi lavorate in particolare con i viaggi avventura... anche per voi le nicchie di mercato hanno resistito meglio alla crisi?
Diciamo di sì. Su questo segmento abbiamo una clientela a livello nazionale. Se dovessimo contare solo sui viaggiatori umbri sarebbe molto difficile...
Quindi vendete anche via internet.
Soprattutto via internet.
Insomma, fate parte di quella categoria di adv che ha sfruttato il web a proprio vantaggio.
Ma l'abbiamo anche subìto. Soprattutto per quanto riguarda il punto vendita tradizionale. Va bene da un lato, va male dall'altro.
Ora quanti siete in agenzia?
Siamo in tre, più i collaboratori occasionali. Una volta eravamo di più...
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